Messico

La Missione delle Maestre Pie dell’Addolorata in Messico è nata con l’apertura di una casa famiglia a Tepatitlan il 13 novembre del 1980, ed ora è già presente in tre stati della Repubblica Messicana: quattro case hogar in Jalisco, a Tepatitlan, con 110 bambini, in Guadalajara con 40, nello Stato di Sonora, in Ciudad de Obregon con 35 bambini, e Navojoa con 16. Nello Stato d’Aguascalientes nella città con lo stesso nome, esiste una casa dove si accolgono giovani universitarie provenienti da piccoli paesi dove non hanno la possibilità di continuare gli studi o di frequentare l’università.

Ma, chi sono questi bambini? Da dove provengono? Per quale ragione sono accolti da noi? Sono bambini che per diverse ragioni sono stati separati dalle loro famiglie o genitori. Pochi di loro sono proprio orfani e non hanno nessuno nel mondo, a qualcuno è morta la mamma, altri hanno i genitori ma vivono in estrema povertà, altri sono stati tolti alla loro famiglia dal Comune perché erano picchiati ed anche qualche volta hanno abusato di loro. Altri provengono da famiglie dove c’è droga, prostituzione, alcolismo e abbandono..

Di alcuni la mamma è malata di mente, altri non hanno il babbo e la mamma deve lavorare tutto il giorno e non ha con chi lasciare i figli, tante volte sono piccolini e molti, allora, li portano dalle suore.
Se si dice che ogni testa è un mondo, noi diciamo che anche ogni bambino è un mondo, una storia tante volte triste e tragica. Il nostro obiettivo è di offrire loro l’opportunità di fare l’esperienza di vivere in un ambiente familiare sano, di avere le possibilità di studiare e diventare una persona libera, integrata e indipendente imparando anche un mestiere.

Frequentano la scuola cattolica fuori casa, così, tutte le mattine si alzano presto, dopo aver fatto il loro letto, si vestono e quando sono pronti preghiamo insieme. Poi scendono per fare colazione e dopo vanno a scuola a gruppetti. Vanno da soli giacché la scuola è vicina a casa. Non sono molto brillanti nella scuola, ma si danno da fare e pochi sono bocciati. Il doposcuola si fa in casa. Nel pomeriggio tutte noi suore ci dedichiamo all’assistenza dei compiti. E poi giocano nel cortile. Portano avanti una vita il più possibile normale. I maschi giocano a calcio in alcune squadre, devono partecipare agli allenamenti, così come alle partite. Questo impiega varie ore la settimana. Le femmine anche partecipano a lezioni di ballo folcloristico, cucina o arti manuali, teatro e canto che offre la loro scuola di pomeriggio. Tutte queste attività aiutano i nostri bambini a ad essere più aperti perché in genere i nostri bambini della Casa Hogar sono timidi e insicuri, preferiscono la sicurezza di casa.

Siamo anche presenti in due località, una nella periferia di Guadalajara, e un’altra in quella d’Obregon. Queste zone comprendono circa cinquemila famiglie ciascuna in condizioni disagiate, carenti di valori morali, d’educazione, con problemi d’alcolismo, di droga, di prostituzione e nonostante questi innumerevoli problemi, tutti hanno un gran desiderio di migliorare le loro condizioni di vita.
Perciò noi collaboriamo nelle parrocchie attraverso l’evangelizzazione, la catechesi, la formazione dei catechisti, l’animazione giovanile. Abbiamo in progetto di realizzare in un futuro prossimo anche l’attività educativa in una scuola materna per i bambini di queste località.

Il nostro progetto educativo mira alla formazione integrale della persona, per aiutarla ad inserirsi nella società come una persona, un onesto cittadino e buon cristiano. Tutte queste opere possono sussistere grazie alla Provvidenza che si manifesta attraverso la collaborazione di persone buone e generose sia del Messico, ma soprattutto dell’Italia.